Nello spazio tra realtà e fantasia nasce il gioco del “far finta di…”, ovvero il gioco simbolico. È chiamato così in quanto oggetti, azioni, identità e situazioni vengono utilizzati come simboli per rappresentare qualcosa che non è presente ma che si può immaginare.
In questo svolge un ruolo fondamentale il processo di imitazione: i bambini replicano i gesti e le azioni che vedono svolgersi attorno a loro.
Ciò è possibile grazie all’evolversi della cosiddetta “capacità rappresentativa del pensiero”: il bambino riesce a pensare e a immaginare nella sua mente cose, persone e situazioni indipendentemente dalla loro presenza fisica.
Giocando a “far finta di…” i bambini arricchiscono il proprio lessico, esercitano la propria immaginazione e creatività e sviluppano le prime forme di pensiero astratto.
Fonte: UPPA magazine