A ridosso della Giornata del Risparmio Energetico “M’illumino di meno” promossa da Radio 2 per l’11 marzo 2022, ecco una bellissima proposta di lettura che aiuta i bambini a comprendere quanto siano speciali il legame e le somiglianze che caratterizzano l’essere umano e le piante.
Un viaggio attraverso semplici parole ed immagini molto suggestive, evidenzia le tappe comuni al percorso di origine e crescita di un bambino e di un albero.
In un mondo che necessita sempre più attenzione verso Madre Natura, il libro “Io albero, io bambino” di Sylvaine Jaoul ed Anne Crahay (Edizioni Lapis), è una tenera espressione dell’importanza di prendersi cura della vita in ogni sua forma e stadio.
Questa proposta di lettura per:
promuovere nei bambini, fina dalla tenera età, il valore della cura per la Natura e per il Pianeta;
aiutarli a riconoscere gli stadi evolutivi che accomunano lo sviluppo di un albero e di un bambino;
ricordare a tutti che anche un solo gesto di attenzione da parte di ciascuno, può promuovere nuove buone abitudini amiche dell’ambiente.
Cara mamma, caro papà mi aiuti a salutare il pannolino? Le mie maestre hanno tanti consigli per voi e soprattutto per me!!
Il raggiungimento del controllo sfinterico è una tappa importantissima che riguarda due aspetti fondamentali nello sviluppo del bambino:
1.ASPETTO FISIOLOGICO: Il controllo dello sfintere è collegato ad un processo di maturazione del cervello in quanto richiede un controllo volontario degli sfinteri.
Una capacità fisiologica che matura intorno ai 2-3 anni con differenze sostanziali tra un bambino e l’altro. Il controllo sfinterico, non corrisponde alla capacità di riconoscere lo stimolo, ma corrisponde alla capacità di trattenere e rilasciare volontariamente i muscoli dello sfintere.
2. ASPETTO PSICOLOGICO:
Per il bambino “lasciar andare”, veder fuoriuscire qualcosa che non ritornerà più, non è scontato come può esserlo per noi adulti . La cacca, rappresenta una forma solida creata da lui.
Può succedere che il bambino ne sia attratto e cerchi di modellarla come fa con la pasta di sale o il pongo, dando forma alla sua fantasia. Quanto difficile è, distruggere la forma o buttarla via?
Per il bambino riuscire a fare i propri “bisogni” nel vasino/water può essere fonte di orgoglio ma anche un senso di vuoto per la perdita di qualcosa che faceva parte di lui.
Ecco perché il bambino che si appresta a fare questo passo ha bisogno di:
TEMPO, PAZIENZA, SERENITA’, SICUREZZA, FIDUCIA e tanto ALLENAMENTO!!
Il controllo sfinterico NON E’ UNA GARA, ma UN’AUTONOMIA! I genitori, spesso, si pre-occupano perché pensano che il bambino “resterà indietro” rispetto agli altri bambini della sua età che hanno già tolto il pannolino La prematura o tardiva capacità di andare al bagno da soli non dimostra una maggiore o minore intelligenza del bambino, ma afferma il tempo specifico del suo sviluppo.
E’ importante riuscire a seguire i tempi del proprio bambino senza anticiparli nè ritardarli eccessivamente, dimostrarsi troppo esigenti può essere controproducente. Può far scattare nel bambino l’impulso a “trattenere” per “contrastare” i genitori e sottrarsi al loro completo controllo. E quindi, è bene non esprimere giudizi per eventuali “incidenti”!
I giudizi negativi o colpevolizzanti non solo non accelerano il processo ma addirittura lo ritardano.
E’ ARRIVATO IL MOMENTO SE IL TUO BAMBINO….
Riconosce e verbalizza la maggior parte dei propri bisogni fisiologici (esempio: vi dice se ha fame, sete, sonno, …)
E ’ pronto a comprendere parole e concetti tipo: “Pipì!”, “Cacca!” “Questo è il water!”.
Prova a togliere i vestiti ed il pannolino in autonomia
Trattiene la pipì durante la notte e si sveglia con il pannolino asciutto
Mostra interesse nel bagno, ha piacere di sedersi sul water/vasino e possiede l’istinto imitativo: guardando gli altri sedersi sul water chiede di poterlo fare anche lui.
IN QUESTO MOMENTO è FONFDAMENTALE OSSERVARE BENE LE COMPETENZE MATURATE DAL VOSTRO BAMBINO E PRESTARE ATTENZIONE A QUANTO SEGUE:
I primi momenti saranno per lui importanti occasioni di scoperta e conoscenza: toccherà, proverà a sedersi e poi scenderà subito, ci butterà solo la carta igienica(è bene lasciarla a disposizione del bambino), vorrà tirare l’acqua o si siederà solo vestito. Abbiate pazienza, per essere sicuro, il bambino ha bisogno di conoscere e padroneggiare le nuove abitudini.
Gestire i “no” dei bambini alla routine del bagno, l’oppositività è una manifestazione di autonomia e di espressione della propria identità. Incentivate e non giudicate!!
E VOI SIETE PRONTI?
1. Se si decide di togliere il pannolino bisogna essere SICURI e senza esitazioni.
2. Avete tempo da dedicare?
3. Una volta partiti NON si deve interrompere il processo. Il consiglio è quello di evitare di
mettere e togliere il pannolino in maniera altalenante perché ciò toglie sicurezza e confonde.
4. Spiegate sempre al bambino cosa sta succedendo con POCHE PAROLE ma CHIARE E REALI rendendolo partecipe di tutte le fasi che lo interessano.
(esempio: Andate a prendere insieme le mutande nel cassetto facendole scegliere al vostro bambino. Il bagno diventerà un luogo necessario anche per lui, preparate dunque le cose per la cura personale alla loro portata. Se capita la cacca nelle mutande, rassicuratelo e poi mettetela insieme nel water e tirate l’acqua)
5. Non domandate troppe volte se scappa la pipì, ma cogliete il momento giusto per accompagnarlo.
(per esempio quando ha appena terminato un’attività, dite: “Ora andiamo a fare la pipì, poi insieme apparecchiamo la tavola… ecc ecc”)
6. Non rimproverate per gli insuccessi. Pulite e cambiate il bambino subito.
8. Rinforzate i successi e fategli i complimenti, indipendentemente dal risultato.
COME TOGLIERE IL PANNOLINO CON GRADUALITÀ SECONDO I TEMPI DI CIASCUN BAMBINO?
STEP UNO ∙
Comprate insieme le canottiere, le mutandine e i panni-mutandina. E’ bandito il body, che non aiuta nell’autonomia.
Privilegiate sempre pantaloni morbidi e comodi in modo che siano un valido alleato nel delicato passaggio.
Se decidete di usare il vasino, fatelo solo in bagno! Il vasino non è un gioco e deve avere il suo posto preciso. Meglio evitare i giocattoli e le lunghe sedute (non più di 5 minuti).
STEP DUE
Iniziate a togliere il pannolino a casa, magari nel week end .
Accompagnate il vostro bambino in bagno circa ogni ora , per poi poco a poco aumentare i tempi.
Preparate insieme il sacchettino degli indumenti di cambio per il nido, perché gli incidenti capitano e dobbiamo essere pronti.
E PER FINIRE… ALCUNI SUGGERIMENTI DI LETTURA
Nella crescita dei vostri bambini ….desideriamo starvi accanto!!
La Comunità educante del Nido Maria Ausiliatrice di Battaglia Terme
La merenda a scuola rappresenta un’occasione in cui godere delle proprietà nutritive di un’alimentazione sana. Se preparata dal bambino, diventa un’occasione di crescita e di sviluppo. Tutte le attività in cucina, sono ottime per sviluppare l’autonomia, la motricità fine motricità fine e la coordinazione oculo – manuale. L’importante è organizzare l’attività in cucina a misura di bambino. Ci avete mai pensato al fatto che spremere un’arancia, facendo pressione con un movimento rotatorio del polso, rafforzerà la muscolatura della mano in vista della scrittura? E sbucciarla? Allenerà l’utilizzo dell’indice e del pollice insieme per una corretta impugnatura della matita, quindi rafforzerà la motricità fine.
Piccoli chef all’opera per preparare una gustosa spremuta d’arancia fai da te! Un po’ di vitamina C con questo freddo è proprio quel che ci vuole!
Quante scoperte si possono fare con questo frutto?! L’arancia ha un peso, rotola, la sua buccia è ruvida e profumata, è arancione.
Possiamo tagliarla, spremerla e ottenere un succo dolce da gustare tutti insieme! È un’attività che favorisce la concentrazione, la coordinazione oculo- manuale, l’educazione ad avere un atteggiamento positivo verso il cibo.
Ogni bambino a turno, spreme mezza arancia e piano piano il bicchierino si riempie acquisendo così anche il concetto di capienza di un recipiente e l’attesa del proprio turno.
Al termine di questa esperienza i bambini si sono divertiti a lasciare traccia con la buccia vuota dell’arancia e la tempera arancione!
“Abbracciami” è un Albumino scritto ed illustrato da Simona Ciraolo (Emme Edizioni).
E’ la dolcissima storia di Felipe, un piccolo cactus desideroso di ricevere un abbraccio stretto stretto…. nella sua famiglia però hanno tutti un carattere molto spinoso e nessuno lo capisce… come farà il piccoletto ad ottenere ciò che sogna più di ogni altra cosa?
Un delizioso libro sull’importanza del rispetto, dell’unicità e dell’amore, dell’affetto di cui tuti hanno bisogno. Una chicca da regalare e leggere per San Valentino!
Ecco perché questa proposta di lettura:
Per coinvolgere i bambini con una storia tenerissima
Per aiutarli a riconoscere l’emozione della tristezza e sviluppare la capacità di esprimerla
Per ricordare a grandi e piccini che nessuno è un’isola e che tutti abbiamo bisogno delle attenzioni, del supporto e dell’amore di qualcuno.
Febbraio è il secondo mese dell’anno. Viene dopo gennaio e prima di marzo ed è il terzo ed ultimo mese dell’inverno nell’emisfero boreale o dell’estate nell’emisfero australe. Febbraio è anche il mese dell’AMORE con la ricorrenza di San Valentino.
Per i vostri bambini amare è…
“Stare insieme in famiglia. Stare tranquillo e giocare con i miei fratelli.”
“Fare le gite con la mia famiglia.”
“Abbracciare i miei genitori e andare con loro in posti nuovi.”
“Prendermi cura del mio fratellino.”
“Voler bene alla mamma.”
“Voler bene a mio fratello.”
“Giocare con i miei cani.”
Amare è dunque la linfa che ci fa esistere. Ma come si impara ad amare?
“Il bimboleone e gli altri bambini” è un albo scritto da Gabriele Clima, illustrato da Giacomo Agnello Modica ed edito da Edizioni corsare e vuole essere un ausilio ad imparare l’essenziale arte di amare le persone che ci circondano.
Il libro racconta infatti come ogni essere umano possa essere unico. Per raccontare le caratteristiche di ognuno, l’autore rintraccia somiglianze tra gli atteggiamenti quotidiani dei bambini e i caratteri distintivi di alcuni animali. Per ognuno, poi, viene suggerito come poter entrare in relazione e in sintonia per rendere veramente felice chi si ama.
Amare è dunque imparare a trattare ogni persona per quello che è valorizzandola nella sua unicità.
Perché questa proposta di lettura:
– Per imparare attraverso gesti concreti ad entrare in sintonia con gli altri. – Per conoscersi identificandosi. – Per dare un nome a ciò che si sente e ciò di cui si ha bisogno per sentirsi amati, quindi felici.
Buona lettura, le maestre della Scuola dell’Infanzia
Bianca, soffice e fresca come la neve… Esperienza sensoriale con la panna (senza glutine e lattosio). Libertà di sperimentare: toccare, manipolare, disegnare, annusare, spalmare, accarezzare, schiacciare e…assaggiare! Attraverso la manipolazione il bambino scopre se stesso, il mondo degli oggetti, affina la coordinazione oculo- manuale, stimola la creatività e lo sviluppo psico-affettivo.
Durante la scorsa settimana i bambini sono stati accompagnati alla scoperta di Don Bosco grazie a Suor Carmen e a Suor Giovanna. Don Bosco accompagnava i suoi ragazzi a raggiungere una vita fiorente, per loro egli era il sostegno necessario in ogni occasione. Oggi per festeggiare con i nostri bambini e per ricordare l’amore, la bontà e l’allegria che il Santo riponeva in ogni giornata, dopo il saluto fatto da Don Edoardo, abbiamo proposto alcuni semplici giochi: “i giochi di una volta”. Abbiamo concluso poi con dei lavoretti e cantando le canzoni allegre che ricordano Don Bosco.
“Rocco, il gatto e le sue scarpe bianche” scritto da Eric Litwin, illustrato da James Dean ed edito da Il Castoro è un albo illustrato ricreativo caratterizzato da uno spontaneo coinvolgimento comunicativo all’interno di una dimensione ludico-narrativa.
Il protagonista è Rocco, un gatto divertente che esplora il mondo indossando le sue adorate scarpe bianche. Riuscirà a non sporcarle?
Grazie alla simpatica canzone, che potrete scaricare gratuitamente, e ad un linguaggio narrativo semplice ed accattivante i bambini impareranno senza alcuna fatica i colori nella lingua inglese.
Perché questa proposta di lettura:
Per familiarizzare con un codice linguistico diverso da quello italiano.
Per consolidare sul piano cognitivo nuovi contenuti linguistici.
Per apprendere in una dimensione giocosa.
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