CIAO CIAO PANNOLINO….

Cara mamma, caro papà mi aiuti a salutare il pannolino? Le mie maestre hanno tanti consigli per voi e soprattutto per me!!

Il raggiungimento del controllo sfinterico è una tappa importantissima che riguarda due aspetti fondamentali nello sviluppo del bambino:

1.ASPETTO FISIOLOGICO: Il controllo dello sfintere è collegato ad un processo di maturazione del cervello in quanto richiede un controllo volontario degli sfinteri.

Una capacità fisiologica che matura intorno ai 2-3 anni con differenze sostanziali tra un bambino e l’altro. Il controllo sfinterico, non corrisponde alla capacità di riconoscere lo stimolo, ma corrisponde alla capacità di trattenere e rilasciare volontariamente i muscoli dello sfintere.

2. ASPETTO PSICOLOGICO:

Per il bambino “lasciar andare”, veder fuoriuscire qualcosa che non ritornerà più,  non è scontato come può esserlo per noi adulti . La cacca, rappresenta una forma solida creata da lui.

Può succedere  che il bambino ne sia attratto e cerchi di   modellarla come fa con la pasta di sale                   o il pongo, dando forma alla sua fantasia. Quanto difficile è, distruggere la forma o buttarla via?

Per il bambino riuscire a fare i propri “bisogni” nel vasino/water può essere fonte di orgoglio ma anche un senso di vuoto per la perdita di qualcosa che faceva parte di lui.

Ecco perché il bambino che si appresta a fare questo passo ha bisogno di:

TEMPO, PAZIENZA, SERENITA’, SICUREZZA,  FIDUCIA e tanto ALLENAMENTO!!

Il controllo sfinterico NON E’ UNA GARA,  ma UN’AUTONOMIA!  I genitori, spesso, si pre-occupano perché pensano che il bambino “resterà indietro” rispetto agli altri bambini della sua età che hanno già tolto il pannolino   La prematura o tardiva capacità di andare al bagno da soli non dimostra  una maggiore o minore intelligenza del bambino,  ma afferma  il tempo specifico del suo sviluppo.

E’ importante riuscire a seguire i tempi del proprio bambino senza anticiparli nè ritardarli eccessivamente, dimostrarsi troppo esigenti può essere controproducente. Può far scattare nel bambino l’impulso a “trattenere” per “contrastare” i genitori e sottrarsi al loro completo controllo. E quindi,  è bene non esprimere giudizi per eventuali “incidenti”!

I giudizi negativi o colpevolizzanti non solo non  accelerano il processo ma addirittura lo ritardano.

                                  E’ ARRIVATO IL MOMENTO SE IL TUO BAMBINO….

  • Riconosce e verbalizza la maggior parte dei propri bisogni fisiologici (esempio: vi dice se ha  fame, sete, sonno, …)
  • E ’ pronto a comprendere parole e concetti tipo: “Pipì!”, “Cacca!” “Questo è il water!”.
  • Prova a togliere i vestiti ed il pannolino in autonomia
  • Trattiene la pipì durante la notte e si sveglia con il pannolino asciutto
  • Mostra interesse nel bagno, ha piacere di sedersi sul water/vasino e possiede l’istinto imitativo: guardando gli altri sedersi sul water chiede di poterlo fare anche  lui.

IN QUESTO MOMENTO è FONFDAMENTALE OSSERVARE BENE LE COMPETENZE MATURATE DAL VOSTRO BAMBINO E PRESTARE ATTENZIONE A QUANTO SEGUE:

  • I primi momenti saranno per lui importanti occasioni di scoperta e conoscenza: toccherà, proverà a sedersi e poi scenderà subito, ci butterà solo la carta  igienica(è bene lasciarla a disposizione del bambino), vorrà tirare l’acqua o si siederà solo vestito. Abbiate pazienza, per essere sicuro, il  bambino ha bisogno di conoscere e padroneggiare le nuove abitudini.
  • Gestire  i “no” dei bambini alla routine del bagno, l’oppositività è una manifestazione di autonomia e di espressione della propria identità. Incentivate e non giudicate!!

E VOI SIETE PRONTI?

1. Se  si decide di togliere il pannolino bisogna essere SICURI e senza esitazioni.

2. Avete tempo da dedicare?

3. Una volta partiti NON si deve interrompere il processo. Il consiglio è quello di evitare di

mettere e togliere il pannolino in maniera altalenante perché ciò toglie sicurezza e confonde.

4. Spiegate sempre  al bambino cosa sta succedendo con POCHE PAROLE ma CHIARE  E REALI rendendolo partecipe di tutte le fasi che lo interessano. 

(esempio: Andate a prendere insieme le mutande nel cassetto facendole scegliere al  vostro bambino. Il bagno diventerà un luogo necessario anche per lui, preparate dunque le cose per la cura personale alla loro portata. Se capita la cacca nelle mutande,  rassicuratelo e poi mettetela insieme nel water e tirate l’acqua)

 5. Non domandate troppe volte  se scappa la pipì, ma cogliete il momento  giusto per accompagnarlo.

(per esempio quando ha appena terminato un’attività, dite: “Ora andiamo a fare la  pipì, poi insieme apparecchiamo la tavola… ecc ecc”)

6. Non rimproverate per  gli insuccessi. Pulite e cambiate il bambino subito.

8. Rinforzate i successi  e fategli i complimenti, indipendentemente dal risultato.

  COME TOGLIERE IL PANNOLINO CON GRADUALITÀ SECONDO I TEMPI DI CIASCUN BAMBINO?

STEP UNO                        ∙

  • Comprate insieme le canottiere, le mutandine e i panni-mutandina. E’ bandito il body, che non aiuta nell’autonomia.
  • Privilegiate sempre pantaloni morbidi e comodi in modo che siano un valido alleato nel delicato passaggio.
  • Se decidete di usare il vasino, fatelo solo  in bagno! Il vasino non è un gioco e deve avere il suo posto preciso. Meglio evitare i giocattoli e le lunghe sedute (non più  di 5 minuti).

STEP DUE

  •  Iniziate a togliere il pannolino a casa, magari nel week end .
  • Accompagnate il vostro bambino in bagno  circa ogni ora , per poi poco a poco aumentare i tempi.
  • Preparate insieme il sacchettino degli indumenti di cambio per il nido, perché gli incidenti capitano e dobbiamo essere pronti.

E PER FINIRE… ALCUNI SUGGERIMENTI DI LETTURA         

Nella crescita dei vostri bambini ….desideriamo starvi accanto!!

La Comunità educante del Nido Maria Ausiliatrice di Battaglia Terme

LA SPREMUTA D’ARANCIA

La merenda a scuola rappresenta un’occasione in cui godere delle proprietà nutritive di un’alimentazione sana.  Se preparata dal bambino, diventa un’occasione di crescita e di sviluppo. Tutte le attività in cucina, sono ottime per sviluppare l’autonomia, la motricità fine motricità fine e la coordinazione oculo – manuale. L’importante è organizzare l’attività in cucina a misura di bambino. Ci avete mai pensato al fatto che spremere un’arancia, facendo pressione con un movimento rotatorio del polso, rafforzerà la muscolatura della mano in vista della scrittura? E sbucciarla? Allenerà l’utilizzo dell’indice e del pollice insieme per una corretta impugnatura della matita, quindi rafforzerà la motricità fine.

 Buon lavoro!

Spremuta d’arancia al nido!

Piccoli chef all’opera per preparare una gustosa spremuta d’arancia fai da te! Un po’ di vitamina C con questo freddo è proprio quel che ci vuole!

Quante scoperte si possono fare con questo frutto?! L’arancia ha un peso, rotola, la sua buccia è ruvida e profumata, è arancione.

Possiamo tagliarla, spremerla e ottenere un succo dolce da gustare tutti insieme! È un’attività che favorisce la concentrazione, la coordinazione oculo- manuale, l’educazione ad avere un atteggiamento positivo verso il cibo.

Ogni bambino a turno, spreme mezza arancia e piano piano il bicchierino si riempie acquisendo così anche il concetto di capienza di un recipiente e l’attesa del proprio turno.

Al termine di questa esperienza i bambini si sono divertiti a lasciare traccia con la buccia vuota dell’arancia e la tempera arancione!

Recensione del libro di Febbraio del nido

ABBRACCIAMI

“Abbracciami” è un Albumino scritto ed illustrato da Simona Ciraolo (Emme Edizioni).

E’ la dolcissima storia di Felipe, un piccolo cactus desideroso di ricevere un abbraccio stretto stretto…. nella sua famiglia però hanno tutti un carattere molto spinoso e nessuno lo capisce… come farà il piccoletto ad ottenere ciò che sogna più di ogni altra cosa?

Un delizioso libro sull’importanza del rispetto, dell’unicità e dell’amore, dell’affetto di cui tuti hanno bisogno. Una chicca da regalare e leggere per San Valentino!

Ecco perché questa proposta di lettura:

  • Per coinvolgere i bambini con una storia tenerissima
  • Per aiutarli a riconoscere l’emozione della tristezza e sviluppare la capacità di esprimerla
  • Per ricordare a grandi e piccini che nessuno è un’isola e che tutti abbiamo bisogno delle attenzioni, del supporto e dell’amore di qualcuno.

Buona lettura!

Le maestre del nido

Recensione del libro di Febbraio della scuola dell’infanzia

IL BIMBOLEONE E GLI ALTRI BAMBINI

Febbraio è il secondo mese dell’anno. Viene dopo gennaio e prima di marzo ed è il terzo ed ultimo mese dell’inverno nell’emisfero boreale o dell’estate nell’emisfero australe. Febbraio è anche il mese dell’AMORE con la ricorrenza di San Valentino.

Per i vostri bambini amare è…

“Stare insieme in famiglia. Stare tranquillo e giocare con i miei fratelli.”

“Fare le gite con la mia famiglia.”

“Abbracciare i miei genitori e andare con loro in posti nuovi.”

“Prendermi cura del mio fratellino.”

“Voler bene alla mamma.”

“Voler bene a mio fratello.”

“Giocare con i miei cani.”

Amare è dunque la linfa che ci fa esistere. Ma come si impara ad amare?

“Il bimboleone e gli altri bambini” è un albo scritto da Gabriele Clima, illustrato da Giacomo Agnello Modica ed edito da Edizioni corsare e vuole essere un ausilio ad imparare l’essenziale arte di amare le persone che ci circondano.

 Il libro racconta infatti come ogni essere umano possa essere unico. Per raccontare le caratteristiche di ognuno, l’autore rintraccia somiglianze tra gli atteggiamenti quotidiani dei bambini e i caratteri distintivi di alcuni animali. Per ognuno, poi, viene suggerito come poter entrare in relazione e in sintonia per rendere veramente felice chi si ama.

Amare è dunque imparare a trattare ogni persona per quello che è valorizzandola nella sua unicità.

Perché questa proposta di lettura:

–          Per imparare attraverso gesti concreti ad entrare in sintonia con gli altri.
–          Per conoscersi identificandosi.
–          Per dare un nome a ciò che si sente e ciò di cui si ha bisogno per sentirsi amati, quindi felici.

Buona lettura,
le maestre della Scuola dell’Infanzia

Esperienza sensoriale al Nido

Brrr,che freddo!

Bianca, soffice e fresca come la neve…
Esperienza sensoriale con la panna (senza glutine e lattosio).
Libertà di sperimentare: toccare, manipolare, disegnare, annusare, spalmare, accarezzare, schiacciare e…assaggiare! 
Attraverso la manipolazione il bambino scopre se stesso, il mondo degli oggetti, affina la coordinazione oculo- manuale, stimola la creatività e lo sviluppo psico-affettivo.

Festa di San Giovanni Bosco

Durante la scorsa settimana i bambini sono stati accompagnati alla scoperta di Don Bosco grazie a Suor Carmen e a Suor Giovanna. Don Bosco accompagnava i suoi ragazzi a raggiungere una vita fiorente, per loro egli era il sostegno necessario in ogni occasione. Oggi per festeggiare con i nostri bambini e per ricordare l’amore, la bontà e l’allegria che il Santo riponeva in ogni giornata, dopo il saluto fatto da Don Edoardo, abbiamo proposto alcuni semplici giochi: “i giochi di una volta”. Abbiamo concluso poi con dei lavoretti e cantando le canzoni allegre che ricordano Don Bosco.

Buona Festa a tutti😊

Recensione del libro di Gennaio della scuola dell’infanzia

Rocco, il gatto e le sue scarpe bianche

“Rocco, il gatto e le sue scarpe bianche” scritto da Eric Litwin, illustrato da James Dean ed edito da Il Castoro è un albo illustrato ricreativo caratterizzato da uno spontaneo coinvolgimento comunicativo all’interno di una dimensione ludico-narrativa.

Il protagonista è Rocco, un gatto divertente che esplora il mondo indossando le sue adorate scarpe bianche. Riuscirà a non sporcarle?

Grazie alla simpatica canzone, che potrete scaricare gratuitamente, e ad un linguaggio narrativo semplice ed accattivante i bambini impareranno senza alcuna fatica i colori nella lingua inglese.

Perché questa proposta di lettura:

  • Per familiarizzare con un codice linguistico diverso da quello italiano.
  • Per consolidare sul piano cognitivo nuovi contenuti linguistici.
  • Per apprendere in una dimensione giocosa.

Recensione del libro di Gennaio del nido

MAGIA SOTTO LA NEVE

“Magia sotto la neve” è un libro di Alberto Benevelli illustrato da Loretta Serofilli e pubblicato da Esserci.

Si ambienta nella foresta, in pieno inverno, quando il paesaggio si trasforma ad opera della neve che cade copiosa e del freddo rigido.

Il Mago Eliseo, protagonista della storia, è un mago molto potente che dispone di un filtro magico dagli enormi poteri, ma è anche sempre solo. Si guadagnerà la stima e l’amicizia di tutti gli abitanti del bosco quando risolverà un loro problema con semplicità e slancio generoso.

Ecco perché questa proposta di lettura:

  • Per deliziare i bambini con immagini suggestive che riconducono alla natura in inverno
  • Per coinvolgerli con un racconto che si snoda tra incantesimi mirabolanti e incredibili magie.
  • Per ricordare a grandi e piccini che molto spesso a contare davvero per chi ci sta accanto non sono tanto le imprese eroiche quanto i gesti più semplici fatti con il cuore.

Buona lettura!

Le maestre del nido

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